Gli addominali, credenze e panoramica.

Partiamo da specificare che fare gli addominali non fa scendere la pancia o almeno non tanto quanto crediamo. Ebbene si, questa è la prima credenza popolare che va sfatata, si dimagrisce eseguendo un deficit calorico (questo avrà molta ricorrenza negli articoli a divenire) prolungato per un medio-lungo periodo; possiamo anche dire che un fondo di verità comunque esiste in questa credenza perchè recenti studi hanno dimostrato che l’aumento di vascolarizzazione quindi l’apporto maggiore di sangue in un distretto muscolare aiuta all’erosione quindi al trasporto del grasso nel circolo ematico quindi al suo utilizzo.

Fatta questa prima precisazione possiamo affermare che non esistono “addominali alti” ed “addominali bassi”, il retto dell’addome è un muscolo unico che origina dalla faccia esterna della V, VI, VII cartilagine costale e dal processo xifoideo per poi scendere ed inserirsi nella parte superiore del pube quindi non si divide in 2 parti. 

La sensazione di bruciore più alta o bassa è da attribuire allo stimolo che si da scegliendo l’esercizio, resta il fatto che lavorerà sempre tutto il retto.

Fare gli addominali non toglie il mal di schiena.

Per quanto possa essere controtendenza questa affermazione la possiamo analizzare meglio dicendo che il “mal di schiena” potrebbe essere causato da molteplici cause quindi generalizzarlo non è mai corretto quindi sarebbe meglio capirne prima l’origine.

Sicuramente il ruolo del distretto addominale, più precisamente del CORE formato dal retto dell’addome, obliqui, trasverso, muscoli paraspinali, quadrato dei lombi, muscoli del pavimento pelvico ed il diaframma, gioca un ruolo fondamentale sulla postura della persona e sui distretti ossei quali anche la colonna vertebrale che avendo un supporto unito di tutti questi muscoli che lavorano o almeno dovrebbero lavorare in sinergia, la fanno faticare meno e la proteggono.

Giusto allenare il core per salvaguardare la postura e la colonna ma di certo non ci daranno la sicurezza di avere mai dolore. 

 

Articolo a cura di
Tiziano Berretti 
Personal Trainer

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