Dimagrimento: PHA metodo migliore?

Una delle tecniche di allenamento volto al dimagrimento di maggior successo, longevità ed anche abuso in alcuni casi è proprio lui: il PHA (Peripheral Heart Action).

Nato più o meno negli anni ’60 è una tecnica ti allenamento a CIRCUITO TOTAL BODY che prevede l’esecuzione di 5/6 esercizi, per lo più multi-articolari, senza recupero con un carico di circa il 60% dell’1MR (massimale inteso come massimo carico sollevato per una singola volta).

Il circuito si può ripetere svariate volte, personalmente dai 3 ai 5 giri.

Per organizzare un buon Peripheral Heart Action Training è inoltre essenziale che lo stimolo recluti i muscoli più distanti tra loro, alternando grossi e piccoli, intervallando la parte alta e quella bassa.

Il Peripheral Heart Action Training, sollecitando una continua migrazione del sangue da un muscolo all’altro, in un certo senso si oppone all’accumulo di acido lattico localizzato quindi contrasta la formazione di CELLULITE.

Per di più, molto raramente determina l’esaurimento o cedimento muscolare, mantenendo un livello di affaticamento locale in buffer (allenamento ad affaticamento incompleto, ovvero che permette sempre di concludere tutte le ripetizioni delle serie).

Esiste anche una variante chiamata CARDIO-PHA che alterna fasi di allenamento a circuito a fasi di allenamento aerobico con macchinari come tappeto magnetico o elettrico e bicicletta.

Entrambi i tipi di PHA hanno una buona riuscita se accompagnati da un cardio frequenzimetro perchè si ha la possibilità di monitorare il battito cardiaco e modulare cosi l’intensità dell’allenamento per far rimanere il battito cardiaco nella zona “brucia grassi”.

BENEFICI DEL PHA

  • Riduzione dello stress nervoso e dei sintomi di ansietà e depressione, e miglioramento dell’autostima – superiore nell’attività di gruppo.
  • Miglioramenti cardiocircolatori, che implicano sia una miglior vascolarizzazione del cuore stesso, sia delle periferie.
  • Normalizzazione della pressione arteriosa, soprattutto in presenza di ipertensione arteriosa primaria.
  • Vantaggi di funzionalità respiratoria, data soprattutto dall’elasticità bronchiale e dall’irrorazione alveolare, con conseguente prevenzione o miglioramento di alcune forme di BPCO (broncopneumopatie croniche ostruttive).
  • Migliore capacità di produzione energetica per via prevalentemente anaerobica – l’attivazione del metabolismo aerobico dipende da come viene costruito il Peripheral Heart Action Training. Nel cardio-PHA ad esempio, è molto più elevata.
  • Come conseguenza dei primi tre, ottimizzazione del massimo consumo di ossigeno e maggior facilità nel toccare la frequenza cardiaca massima (FCmax).
  • Aumento della forza e del trofismo muscolare, ma anche della resistenza di breve durata.
  • Mantenimento di una buona salute articolare, che partecipa a prevenirne la degenerazione, e della densità ossea, che contribuisce a prevenire l’osteoporosi.

Viste le innumerevoli note positive verrebbe da pensare che sia la soluzione per chi voglia dimagrire.
Purtroppo non è proprio così semplice, c’è da dire che il dimagrimento si ottiene con un deficit calorico (introduci meno calorie di quelle che consumo, semplificando ai minimi termini). Quindi ci sarà bisogno prima di un corretto stile di vita alimentare a cui andremo poi ad abbinare il giusto stimolo allenante.

Come ogni cosa il lavoro andrà personalizzato e cucito sulla persona in base alle sue esigenze, al suo stato di salute ed al suo stato di forma; da qui si potrà programmare l’allenamento nel tempo per raggiungere gli obiettivi che in fase di anamnesi si saranno prefissati.

 

Articolo a cura della 
Tiziano Berretti
Personal Trainer

Leave a Comment