“Nel momento in cui nasce un bambino, nasce anche la madre.
Lei non è mai esistita prima. Esisteva la donna, ma la madre mai.
Una madre è qualcosa di assolutamente nuovo”
(Osho)
Per gravidanza (o gestazione) si intende la fisiologica condizione di una donna (o di una femmina di mammifero) che inizia con il concepimento e termina con il parto.
Normalmente ha durata di 40 settimane.
Lo sviluppo del feto e dell’utero, la formazione della placenta, del liquido amniotico e
delle membrane, il fatto che i tessuti trattengono una maggiore quantità di liquidi ed il deposito di
una certa quantità di tessuto adiposo, comporta un costante e graduale aumento di peso della
donna che necessariamente va incontro ad una serie di cambiamenti fisici e funzionali.
L’aumento del volume dell’utero, che incrementa di circa 5 volte la sua naturale lunghezza, è il
principale responsabile delle modificazioni strutturali.
La pressione addominale diventa maggiore e gli altri organi devono adattarsi allo spazio rimasto: la vescica viene spinta in basso con aumento delle fasi di minzione, il retto viene compresso aumentando il rischio di stitichezza, lo stomaco ed il fegato premono contro il diaframma riducendo la capacità espansiva dei polmoni e causando
anche qualche attacco tachicardico e frequenti episodi di reflusso gastro-esofageo.
Tutto questo mentre la colonna vertebrale asseconda la crescita della pancia accentuando le proprie curve
fisiologiche. Ecco che aumentano la cifosi dorsale e la lordosi lombare, portando a potenziali dolori
lombo-sacrali e pelvici con possibili sintomatologie nervose.
Da non dimenticare sono anche traumi pelvici precedenti (come traumi sacrali o coccigei,
conseguenze di un incidente d’auto, cicatrici addominali) che possono alterare o rendere
difficoltosi i cambiamenti fisiologici della gravidanza e avere ripercussioni sulla meccanica del
parto.
L’Osteopatia può aiutare ad alleviare o eliminare questi disturbi, aiutando l’organismo ad
integrare al meglio delle sue possibilità i cambiamenti in atto.
Il trattamento osteopatico è un dolce e rispettoso accompagnamento che asseconda le richieste del corpo permettendogli di vivere in maniera naturale questo splendido periodo, fino al momento del parto.
In sostanza, l’osteopatia consente un migliore adattamento dell’organismo ai cambiamenti dei tessuti del
corpo e alle pressioni addominali associate alla gravidanza.
Il trattamento può venire utilizzata nei diversi stadi della gravidanza come
complemento alle tradizionali cure ostetriche. In accordo con il principio osteopatico secondo il
quale il corpo è dotato della capacità di auto-guarigione e auto-regolazione, l’applicazione del
trattamento osteopatico (OMT) può migliorare ed ottimizzare le funzioni fisiologiche, alleviando i
disturbi e ripristinando equilibri già in principio compromessi (traumi, ecc), migliorando quindi la
qualità della vita della gestante.
I trattamenti osteopatici mirano ad assistere il naturale processo
della gravidanza e della nascita aiutando il corpo ad utilizzare in maniera ottimale le proprie risorse per adattarsi in primis durante il progresso della gravidanza, poi nel delicato momento dell’espulsione e ancora nel recupero post-partum.
In sostanza del trattamento osteopatico in gravidanza ne giova la donna, ma ne gioverà anche il
bambino in fase di nascita. Questo perché il mantenimento di una buona capacita respiratoria e
diaframmatica e di una buona mobilità delle ossa del bacino e del sacro potrà consentire una
migliore spinta da parte della madre durante il parto ed (si spera) una fuoriuscita del bambino con
meno complicanze.
“La gravidanza è un processo che invita a cedere alla forza invisibile che si nasconde nella vita”
(Judy Ford).
Articolo a cura di
Lorieri Maddalena
Osteopata