Come il freddo cambia il metabolismo.
Se ti dicessi che basterebbe un bel freddo gelido per stimolare il metabolismo, non ci crederesti vero?!
L’esposizione al freddo suscita risposte comportamentali -e non- che riducono al minimo la dissipazione del
calore (ad esempio la vasocostrizione o il rannicchiarsi) ed aumenta la generazione di calore attraverso
l’attivazione del tessuto adiposo bruno (cd. BAT).
In particolare, è proprio questo BAT, tessuto tipico degli animali, che modula gli effetti dell’esposizione al
freddo sul metabolismo e sulla regolazione metabolica.
Questo significa che, per tenersi più al caldo, l’organismo di ciascuno consumerà, a parità di attività,
qualche caloria in più rispetto a quando fa più caldo.
Il tessuto grasso bruno, o tessuto adiposo bruno, converte l’energia del cibo in energia termica, insomma citiene al caldo!
Questo perché il grasso bruno è pieno di mitocondri particolari, i nostri centri energetici
cellulari, che hanno capacità di dissipare il calore. Più mitocondri significa più produzione di energia.
In altre parole, quando è attivo, il grasso bruno inizia a bruciare sia il grasso che lo zucchero del corpo per
mantenerti caldo.
Da punto di vista metabolico, quindi, il grasso bruno è il nostro jolly.
A tutto ciò, se aggiungiamo anche l’attività fisica (che, di per sé, produce un ulteriore aumento del
metabolismo basale) abbiamo fatto il combo perfetto. Così chi fa sport in inverno, di solito, “brucia” di più e
sente anche meno freddo durante l’attività fisica.
Ecco quindi che la pratica sportiva a temperature fredde può diventare un nostro potente alleato.
Infatti grazie alla esposizione al freddo ed alla produzione di determinate molecole, quali noradrenalina e
adrenalina prodotte dall’ attività fisica, si ha un aumento e stimolazione del tessuto bruno!
In particolare, il freddo invia un segnale al tuo sistema nervoso con successiva produzione di catecolamine
nelle cellule adipose brune, inducendole a bruciare zuccheri e grassi ed a produrre calore. Questa
stimolazione genera anche, come adattamento al freddo, un aumento, seppur minimo, del quantitativo di
BAT corporeo.
Detto questo affidatevi ad un Trainer preparato che saprà darvi tutti i mezzi e le conoscenze per farvi raggiungere l’obiettivo prefissato e ad un nutrizionista sempre aggiornato.
Articolo a cura della
Dott.ssa Perini Erika
Biologo Nutrizionista